Definite, con il provvedimento del 15 novembre 2021, siglato dal direttore Ernesto Maria Ruffini, le modalità con cui l’Agenzia delle entrate mette a disposizione dei contribuenti, tenuti alla applicazione degli Indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa) – articolo 9-bis del Dl n. 50/2017 – o dei loro intermediari, elementi e informazioni relativi a possibili discrepanze riscontrate nei dati dichiarati ai fini degli studi di settore e degli Isa e le eventuali risposte inviate dallo stesso contribuente, anche tramite il proprio intermediario, relative a dette comunicazioni utilizzando la specifica procedura informatica resa disponibile dall’Agenzia.
Nell’ottica di introdurre nuove e più avanzate forme di comunicazione tra il contribuente e l’Amministrazione fiscale, l’obiettivo delle comunicazioni, da realizzare preventivamente rispetto alle scadenze fiscali, è, in un’ottica di trasparenza, correttezza e costante dialogo con i cittadini, semplificare gli adempimenti, stimolare l’assolvimento degli obblighi tributari e favorire l’emersione spontanea delle basi imponibili, fornendo informazioni utili per rimediare a eventuali errori od omissioni, mediante l’istituto del ravvedimento operoso. Tutto come previsto dall’articolo 1, commi da 634 a 636, della legge n. 190/2014, che ha segnato una svolta decisiva nel rapporto tra cittadini e Fisco. Il contribuente, inoltre, venuto a conoscenza dell’anomalia, può fornire chiarimenti utili a giustificarla, aggiungendo elementi rispetto ai dati in possesso dell’Amministrazione, utilizzando lo specifico software gratuito disponibile sul sito istituzionale.
Con questo provvedimento di approvazione della specifica tecnica per l’individuazione, per il triennio 2016-2017-2018, delle tipologie di anomalie nei dati degli studi di settore e degli Isa, che approderanno nel cassetto fiscale dei contribuenti interessati dall’applicazione degli stessi Indici sintetici di affidabilità, si dà avvio alla seconda tranche di invii, che segue la prima avvenuta lo scorso mese di luglio (vedi articolo “Anomalie dati Isa, l’Agenzia segnala i possibili errori”).
In particolare, se lo scorso luglio sono state comunicate ai contribuenti le anomalie rilevate nei modelli studi di settore e Isa per i periodi d’imposta 2017, 2018 e 2019, ora sono individuate le anomalie nei dati riscontrati con riferimento al triennio d’imposta 2016-2018.
Ebbene, le comunicazioni sono finalizzate a sollecitare possibili comportamenti dei contribuenti, ossia:
– evitare errori nella campagna dichiarativa in corso di svolgimento
– correggere gli errori segnalati aderendo all’istituto del ravvedimento operoso
– fornire indicazioni e chiarimenti all’Amministrazione finanziaria attraverso l’apposito software di dialogo reso disponibile sul sito dell’Agenzia.
I contribuenti, personalmente o attraverso i loro intermediari delegati, possono prendere visione della comunicazione di anomalia di cui sono destinatari consultando il cassetto fiscale, mediante i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate.
Le incongruenze sono comunicate anche via Entratel all’intermediario, se il contribuente ha effettuato questa scelta al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi e se il professionista ha accettato, nella stessa dichiarazione, di riceverle. All’interno dell’area riservata del sito dell’Agenzia di ciascun utente, accessibile con le credenziali Spid, Cie, Cns o rilasciate dall’Agenzia, viene visualizzato un avviso personalizzato nell’area autenticata e inviato, ai riferimenti dallo stesso indicati, un messaggio di posta elettronica e/o tramite Short message service, con cui l’Amministrazione comunica la pubblicazione dell’avviso nel cassetto fiscale del contribuente interessato.
Per spiegare informazioni sconosciute al Fisco, i contribuenti, e i loro intermediari, possono fornire chiarimenti e precisazioni attraverso lo specifico software “Comunicazioni anomalie 2021”, disponibile gratuitamente sul sito dell’Agenzia nella sezione Isa, e utilizzabile come “canale dedicato” in relazione alla comunicazione ricevuta, senza necessità di attivare altri tipi di contatto con gli uffici dell’Agenzia.
I contribuenti, anche in base agli elementi e alle informazioni messi a disposizione dal Fisco, possono regolarizzare gli errori e le omissioni eventualmente commesse, usufruendo del ravvedimento operoso (articolo 13 del Dlgs n. 472/1997) e beneficiando della riduzione delle sanzioni in ragione del tempo trascorso dalla commissione delle violazioni.
Infine, il provvedimento individua nella specifica tecnica contenuta nell’allegato 1, criteri, elencati per ordine di ipotetico rischio, su cui porre l’attenzione, con riferimento ai dati relativi agli studi settore e agli Isa nel triennio 2016-2018 e che saranno oggetto delle comunicazioni in argomento se riscontrate. In particolare, sono state definite 14 diverse tipologie di casi:
– 7 sono relativi esclusivamente alle attività di impresa;
– 2 esclusivamente ad attività professionali;
– 5 a entrambe le tipologie di reddito.
Sono stati confermati, rispetto alle precedenti campagne informative, i criteri di esclusione dalla selezione. Sempre in continuità con le scelte adottate nelle precedenti campagne informative, nel caso in cui un contribuente rientri in più di una tipologia di anomalia viene segnalata unicamente quella ritenuta più grave in termini di rischio.
by Liberato Ferrara Area Imprese Network
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