In occasione dello scoppio della crisi russo-ucraina, il presidente di Manageritalia Mario Mantovani sostiene l’esigenza, “che convince anche gli esperti di gestione del personale”, di dotarsi di “una nuova figura dirigenziale apicale, in grado di mettere in sicurezza l’azienda rispetto agli ‘shock’ esterni”, quali possono essere quelli derivanti da un conflitto.
Lo si legge in una nota, in cui si evidenzia che la formazione di tali profili professionali “di per sé non rappresenta un processo così lungo, idealmente un paio d’anni, per un salario che, ovviamente, dovrà crescere dagli attuali 50.000 euro di un responsabile degli acquisti sino anche a 500.000 per un ‘Chief procurement officer’ di una grande azienda”.
Per Mantovani, “i manager italiani sono ben preparati in quella che è la loro specializzazione, o settore, ma soprattutto sono elastici”, e “quindi più capaci di giocare nell’emergenza fuori dagli schemi”. Nel contempo, il group chief procurement officer della società informatica Engineering Fabio Zonta, ritiene che in Europa si stia “reagendo bene nella differenziazione delle forniture, innanzitutto in campo energetico, ma dal mio osservatorio, oltre all’energia, vi sono tantissimi altri punti di rottura che le aziende, faticosamente o rocambolescamente soprattutto quando si tratta di aziende di piccole e medie dimensioni (che in Italia sono oltre il 90% del tessuto economico nazionale) devono quotidianamente affrontare”, si legge, infine.
by Liberato Ferrara Area Imprese Network
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