In due, ai nastri di partenza, per la presentazione, da ieri, 6 giugno, e fino al 20 giugno, delle richieste di accesso ad altrettanti contributi a fondo perduto introdotti come cura “anti-Covid” per rimettersi in forma dopo la crisi economica determinata dalla pandemia.
Le istanze devono essere inviate, esclusivamente online, tramite i canali telematici dell’Agenzia delle entrate o il servizio web disponibile nell’area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi” del sito dell’Agenzia.
I beneficiari, al termine dell’iter per il riconoscimento del contributo, troveranno il bonus accreditato direttamente sul conto corrente corrispondente all’Iban comunicato nella richiesta
La somma è fruibile nei limiti del regolamento Ue sugli aiuti de minimis e del “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19”.
Ristorazione collettiva
Si tratta del contributo a fondo perduto previsto dal decreto “Sostegni-bis” (articolo 43-bis, Dl n. 73/2021) a favore delle imprese che operano nei settori della ristorazione collettiva, mense e catering, particolarmente danneggiati dallo stop obbligatorio determinato dall’emergenza da Covid-19. Modello, istruzioni e specifiche tecniche sono disponibili sul sito dell’Agenzia delle entrate.
Le modalità di presentazione delle domande sono definite nel provvedimento del direttore dell’Agenzia, Ernesto Maria Ruffini, dello scorso 3 maggio, mentre le disposizioni applicative delle misura sono contenute nel decreto siglato dal Mise di concerto con il Mef il 23 dicembre 2021.
Il bonus è riservato alle imprese che svolgono servizi di ristorazione definiti da un contratto con un committente – pubblico o privato – per la ristorazione non occasionale di una comunità delimitata e definita, come, ad esempio scuole, università, uffici, caserme e strutture ospedaliere, assistenziali, socio-sanitarie e detentive. Più nello specifico, si tratta dei soggetti la cui attività è individuata dai codici Ateco 2007 56.20.10 “Mense” e 56.29.20 “Catering continuativo su base contrattuale”, i cui ricavi nel 2019 sono attribuibili, per almeno il 50%, a corrispettivi derivanti dai contratti di ristorazione collettiva. Condizione per accedere al contributo è una diminuzione del fatturato 2020 di almeno il 15% nel rispetto al 2019.
L’importo assegnato anche in funzione del numero dei dipendenti, a tempo determinato o indeterminato, al 31 dicembre 2019.
I fondi stanziati, pari a 100 milioni di euro, saranno suddivisi tra le imprese richiedenti, in eguale misura fino al loro esaurimento. L’eventuale somma residua andrà ripartita tra i richiedenti in base al rapporto tra il numero dei lavoratori di ciascuna impresa e la somma del numero di tutti i dipendenti delle aziende ammesse al contributo.
Discoteche e sale da ballo
Il bonus a favore delle attività che hanno subito il blocco forzato a causa della pandemia, è stato introdotto in prima battuta dal decreto “Sostegni-bis” ed è poi tornato in gioco con il “Sostegni-ter” (articolo 1, comma 1, Dl n. 4/2022), che ha rifinanziato il fondo, con una dote di 20 milioni di euro per il 2022. Possono beneficiarne, fino al limite massimo di 25mila euro, i gestori di “Discoteche, sale da ballo, night club e simili” (codice Ateco 2007 93.29.10) le cui attività, al 27 gennaio 2022, risultavano chiuse a causa delle misure adottate per arginare i contagi da Covid-19. Condizioni per ricevere la sovvenzione sono ricavi non superiori a 2 milioni di euro nel 2019 e una riduzione del fatturato nel 2021 non inferiore al 30% rispetto al 2019.
Il modello per la richiesta di accesso all’agevolazione e le istruzioni sono stati approvati il 18 maggio 2022 con provvedimento del direttore Ruffini insieme alle specifiche tecniche già condivise per le vie brevi con Assosoftware. Per le regole applicative della misura bisogna invece fare riferimento al decreto interministeriale Mise e Mef del 9 settembre 2021.
Anche in questo caso il fondo è ripartito in misura uguale tra gli ammessi all’agevolazione.
L’Agenzia comunica, al richiedente o al suo intermediario, nell’apposita area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi” – sezione “Contributo a fondo perduto – Consultazione esito”, l’importo del contributo riconosciuto e l’avvenuto mandato di pagamento, o lo scarto motivato dell’istanza.