Si è tenuta il 9 dicembre una riunione di Governo in cui è stato varato un nuovo provvedimento recante “Misure urgenti finanziarie e fiscali”. Dal punto di vista finanziario, sono state anticipate al 2021 risorse previste per il 2022, grazie a risparmi sulle uscite. Rilevante anche la norma, di interpretazione autentica, in materia di contributi a fondo perduto per contrastare gli effetti economici creati dalla pandemia: a questi non si applica la disposizione sul blocco dei pagamenti della PA.
Il nuovo Decreto-legge approvato dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 9 dicembre 2021 all’articolo 3 prevede una norma di interpretazione autentica in materia di contributi a fondo perduto per l’emergenza epidemiologica da Covid-19.
Recita la disposizione che l’erogazione di contributi a fondo perduto per far fronte all’emergenza epidemiologica da Covid-19 non è soggetta all’applicazione delle disposizioni di cui all’articolo 48-bis del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602.
Nello specifico, il riferimento è alla norma sul pagamento delle pubbliche amministrazioni: quando lo Stato deve effettuare un pagamento di un importo superiore a 5 mila euro, nei confronti di privati e imprese, è tenuto a verificare se il beneficiario è inadempiente all’obbligo di versamento derivante dalla notifica di una o più cartelle di pagamento per un ammontare complessivo pari almeno a tale importo.
Se sussiste tale situazione, la PA non effettua il pagamento e segnala la circostanza all’Agente della riscossione competente per territorio, perché provveda alla riscossione delle somme iscritte a ruolo. Tale norma ha valore cautelare, per evitare che la PA eroghi somme a soggetti privati che sono inadempienti verso l’erario.
Con la norma di interpretazione autentica inserita nel decreto di ieri, a coloro che hanno diritto a ricevere i contributi Covid non può obiettarsi che sono debitori di importi per cartelle non pagate.
Essendo la norma qualificata come di interpretazione autentica, il suo effetto è retroattivo. Essa si applica a qualsiasi contributo a fondo perduto previsto dalla legislazione emergenziale.
Il premier Draghi ed il Ministro dell’Economia Franco hanno annunciato l’aumento di risorse per l’anno 2021, anticipando spese che erano previste nel 2022. Le maggiori entrate economiche sono il frutto di risparmi su uscite che erano previste nel 2021 ma non sono avvenute come il caso dei contributi a fondo perduto alle partite Iva, l’assegno ponte agli autonomi e il fondo per la disabilità.
Questi nuovi fondi andranno ad aumentare, in primo luogo, i finanziamenti per contrastare il caro-bollette – anticipando alcune delle misure per il 2022 al 2021 – e per coprire la prevista decontribuzione per i lavoratori dipendenti con redditi fino a 35mila euro.
Una maggiore spesa viene autorizzata anche per far fronte agli straordinari effettuati dalle Forze di Polizia e dalle Forze Armate per il contenimento del contagio da Covid-19.
by Liberato Ferrara Area Imprese Network
Comments are closed.