“I recenti indicatori di spesa e produzione si sono attenuati. Ciononostante, l’aumento dei posti di lavoro negli ultimi mesi e il tasso di disoccupazione è rimasto basso. L’inflazione rimane elevata, a causa degli squilibri della domanda e dell’offerta legati alla pandemia e all’aumento dei prezzi di cibo e dell’energia e pressioni più ampie sui prezzi”. Lo si legge nelle minute della riunione della Fomc, braccio operativo della Fed, dello scorso 26 luglio a sostegno della decisione di innalzare, per la seconda volta consecutiva, di 75 punti base il costo del denaro. Alla luce del recente rialzo dei tassi di interesse la Fed si dice consapevole che “è probabile che ad un certo punto sia opportuno rallentare il ritmo degli aumenti dei tassi“.
“Il Comitato cerca di raggiungere la massima occupazione e un’inflazione al 2% nel lungo periodo. A sostegno di questi obiettivi, il Comitato ha deciso di innalzare l’intervallo del tasso dei fondi federali e prevede che saranno opportuni continui aumenti dell’intervallo obiettivo – si legge poi – il Comitato continuerà a ridurre le proprie disponibilità di titoli del Tesoro, di debito delle agenzie e di titoli garantiti da ipoteca, come descritto nei Piani per la riduzione delle dimensioni del bilancio della Federal della Federal Reserve pubblicati a maggio”.
“La guerra della Russia contro l’Ucraina sta causando enormi difficoltà umane ed economiche. La guerra e gli eventi correlati stanno creando ulteriori pressioni al rialzo sull’inflazione e pesano sull’attività economica globale”, si legge ancora.
Nel valutare l’orientamento appropriato della politica monetaria la Fed, inoltre, “sarebbe pronta ad aggiustare l’orientamento della politica monetaria se dovessero emergere rischi che potrebbero ostacolare il raggiungimento degli obiettivi”
Nel testo si ribadisce che la Fomc è fortemente impegnata a riportare l’inflazione al suo obiettivo del 2%. “Le valutazioni del Comitato terranno conto di un’ampia gamma di informazioni, tra cui i dati sulla salute pubblica, le condizioni del mercato del lavoro, le pressioni e le aspettative di inflazione e le condizioni del mercato del lavoro, le pressioni e le aspettative inflazionistiche e gli sviluppi finanziari e internazionali”.
fonte agi.it