“Le scriviamo in qualità di segretario generale di AssoProfessioni e di presidente di Confassociazioni, Confederazioni nazionali delle associazioni professionali (che rappresentano, tra gli altri, i revisori legali e i tributaristi), per portare alla sua cortese attenzione una grave ingiustizia relativa al cosiddetto decreto fiscale”.
Comincia così la lettera che i due vertici degli organismi, Roberto Falcone e Angelo Deiana, hanno spedito al ministro dell’Economia Daniele Franco, sostenendo di aver “fortemente apprezzato l’intento originario del decreto, varato dal Governo, il quale prevedeva, in un’ottica concorrenziale e di liberalizzazione, di estendere la possibilità di apporre il visto di conformità, anche ai revisori legali”.
Invece, denunciano, “la modifica normativa apportata dal Senato, porta al paradosso che i revisori legali potranno apporre il visto di conformità per questo breve periodo di vigenza del decreto, ma al momento della sua conversione in legge (il termine per la conversione scade il 20 dicembre) non potranno più farlo”.
“Riteniamo ormai non più differibile l’ampliamento delle categorie professionali abilitate ad apporre il visto di conformità”, pertanto nella missiva al ministro si chiede “di valutare l’opportunità di un tempestivo intervento normativo già nela Legge di Bilancio”, si chiude la nota di AssoProfessioni e Confassociazioni.
by Liberato Ferrara Area Imprese Network
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